domenica 21 ottobre 2012

Nories Cranckin' Pupa


 Slow Dead Crancking



Quando si parla di un pesce come la trota il movimento è più che mai tutto. Ma anche la velocità a cui si recupera, o la lentezza di recupero, sono importanti.
La Nories ha sviluppato un piccolo cranck appositamente per il trout fishing, dotato di un movimento estremamente  attirante, e già dotata di monoamo: la Crankin Pupa. È un piccolo cranck, l’imitazione di una pupa, sicuramente un artificiale a cui anche la trota più apatica farà fatica a dire di no.
La pupa è disponibile in due versioni: la più leggera e compatta da 3,4 cm per 2,6 g di peso, e la più voluminosa, e dalla forma lievemente diversa, da 4 cm per 5,6 g di peso.
Entrambe micidiali, anche se dal prezzo non proprio abbordabile a tutti (dai 15 fin'anche ai 22 euro, al pezzo).
Il corpo è schiacciato, affusolato, ben bilanciato, il che permette tra l’altro una discreta lanciabilità; l’amo centrale è montato su un occhiello orizzontale con evidenti vantaggi, e l’assenza di rattle conferisce una vibrazione più naturale.
Talvolta può capitare che in fase di lancio l’amo posto sull’addome si vada a impigliare nel filo, ma la Nories ha pensato anche a questo, infatti la Pupa è studiata per bilanciarsi alla perfezione anche rimuovendo il primo amo. La cosa lascia un po’ perplessi, forse potevano  montare un solo amo senza creare troppo scompiglio, ma si saranno detti, come Totò e Peppino alla presa con la punteggiatura, che è meglio abbondare. Sta di fatto che la Pupa monta una coppia di ami Owner molto ben affilati.
A parte la discreta gamma di colorazioni, il peso e le dimensioni compatte, quello che davvero rende questo artificiale davvero speciale è la capacità di scodinzolare anche a velocità ridottissime dando tutto il tempo al pesce di percepirlo, individuarlo e attaccarlo anche se non è in piena attività, o in preda ad una sidrome da stress post trumatico dovuta ai troppi ami masticati.
Quando il pesce è in frenesia tutto o quasi va bene, ma è nei momenti di stanca, di apatia, coi pesci diffidenti che un buon angler deve saper dare il massimo trovando la strategia più efficace, e avere in cassetta un paio di “Pupe”  può essere la soluzione.
Il design è studiato alla perfezione: la Pupa è ben bilanciata e si lancia molto bene con la canna adatta. Recuperata, poi, lentamente, con movimento rettilineo è costante, la paletta dalla particolare forma (Coffin Lip) le permette di lavorare egregiamente nei primi strati d’acqua, fino a circa 1,8 m, emettendo vibrazioni estremamente catturanti che imitano quelle di un insetto caduto in acqua. Le rifiniture sono davvero eccellenti, sia per quel che riguarda gli occhi, che per la scelta deli materiali e delle colorazioni. Proprio la gamma di colorazioni poi ci darà modo di trovare sempre la soluzione ideale per ingannare una trota smaliziata.
Testandola in diverse situazioni ho scoperto che reali e bass non la disdegnano affatto regalando tal volta qualche piccolo, ma piacevole imprevisto.  
Insomma è una artificiale certamente costoso, ma anche decisamente catturante. Da usare con fiducia proprio nei momenti più ostici. 
Infatti è la Pupa stata studiata proprio per quelle situazioni: per il “Dead Slow Crancking”, ossia una tecnica di recupero lento, estremamente lento, da usare quando le trote sono sottoposte a una forte pressione di pesca, poco reattive, e si limitano ad attacchi più “prudenti”. 
Insomma, accanto agli ondulanti ed i cucchiaini, ai grub ed ai piccoli minnow, può essere vantaggioso avere una o due Pupette, tanto per stare sicuri. In fondo è meglio abbondare!



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